Operò esclusivamente come architetto, liberandosi così dall'idea rinascimentale che l'artista dovesse essere universale. Possiamo senz'altro dire che con Borromini nasce il concetto di "specializzazione" concentrando le sue capacità in un unico campo nel quale si cerca di essere eccellenti. Nel suo percorso professionale produsse moltissimi disegni, eseguiti tutti con grande cura e facendo quasi sempre uso della grafite, nuovo materiale che fu tra i primi ad usare in Roma. Gelosissimo dei suoi elaborati, li distrusse in gran parte incendiandoli prima di morire, dopo tre giorni di sofferenze e agonia essendosi colpito con il suo pugnale.
Particolare del coronamento del Baldacchino nella Basilica di S. Pietro con volute che richiamano il profilo di un delfino (1630 ca)
Palazzo Barberini
scala elicoidale progettata da Borromini (1633 ca)
Oratorio dei Filippini (1637 - 1640)
S. Ivo alla Sapienza (1642 - 1660)
S. Agnese in Agone (1653 - 1657)
Palazzo di Propaganda Fide (1644)
S. Giovanni in Laterano (1646 - 1649)
Altare Maggiore in S. Lorenzo de' Fiorentini
Piedistallo per la Pietà di Michelangelo in S. Pietro (1626)
Tamburo e Campanile Basilica di S. Andrea delle Fratte (1653 - 1658)
Campanile S. Maria della Pietà
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