giovedì 19 gennaio 2017

11 - Arte e Architettura a Venezia nel '700

Fu l'architetto Baldassare Longhena a caratterizzare in età barocca la grande arteria di comunicazione di Venezia , il Canal Grande. Lungo questo Canale furono costruiti o furono oggetto di trasformazione,  i più importanti palazzi delle prestigiose famiglie veneziane.




   

  
 1 - Ca' Pesaro

fronte sul Canale

pianta




   2 - Chiesa di S. Maria della Salute



Punta della Dogana

veduta esterna

veduta interna









domenica 15 gennaio 2017

10 - Sviluppo della città di Torino tra la fine del '500 e il '700


Nel 1620 la città di Torino contava appena 20.000 abitanti.
Due eventi storici determinarono lo sviluppo politico della città:

  • nel 1563, sotto il duca Emanuele Filiberto Torino, che aveva ancora l’immagine della cittadella fortificata, diventa la piccola capitale del Ducato di Savoia.
  • nel 1713, fu proclamato il Regno Sabaudo e nel breve spazio di alcuni decenni, la città diede vita al più compiuto esempio di sviluppo urbano barocco d’Europa.
planimetria della Julia Augusta Taurinorum

  • in nero il tracciato della colonia romana
  • in verde la planimetria della città attuale
  • in rosso le parti di mura e strade ancora visibili
  • in azzurro la posizione ipotizzata del foro cittadino  
  •                1. Porta Decumana                                                                                                                          2. Porta Principali Dextera                                                                                                              3. Porta Decumana Occidentale                                                                                                      4. Porta Principalis Sinistra                                                                                                              5. Teatro                                                                                                                                            6. Foro Civico

Torino nel 1550 (occupazione Francese) 




Torino nel 1568 (Ducato di Savoia)



Tre furono le fasi di crescita della città.

1° AMPLIAMENTO del 1584
Il Duca Carlo Emanuele I di Savoia affidò all’architetto Ascanio Vitozzi un piano di ampliamento nella zona periferica orientale al di sotto dello scacchiere quadrato (fatto di strade ortogonali) ereditato dall’insediamento romano. Vengono realizzati nuovi quartieri verso Sud-Est, una nuova strada porticata (attuale Via Roma), una nuova piazza con il Palazzo Ducale.




2° AMPLIAMENTO del 1673
Fù portato avanti da un allievo e collaboratore Carlo di Castellamonte che proseguì l’ampliamento verso Sud attorno ad un nuovo centro, la Piazza Reale (ora Piazza S. Carlo).





3° AMPLIAMENTO del 1715
Il duca Vittorio Amedeo II incarica l’architetto Filippo Juvarra del terzo piano di ampliamento della città verso ovest. 



Guarino Guarini - Cappella della Santa Sindone, Torino, 1667 - 1690

vista della cupola e della lanterna

vista della cupola dall'interno

pianta con le scalinate di accesso dal Duomo

sezione





Guarino Guarini - Chiesa di S. Lorenzo, Torino, 1666

vista dall'esterno

vista interna

l'attacco tra la parete e la cupola

la cupola vista dall'interno

particolare della cupola




Guarino Guarini - Palazzo Carignano, Torino, 1679


il palazzo visto dall'esterno

pianta di Palazzo Carignano

scalinata d'accesso

copertura della sala ovale




domenica 8 gennaio 2017

9 - Esaltazione del classicismo: Guido Reni (1575 - 1642)

Nasce a Bologna e viene avviato dal padre musicista alla professione paterna. Egli però era abile disegnatore e spesso per svago disegnava. Le sue doti artistiche furono scoperte da un pittore fiammingo che viveva a Bologna che lo persuase ad assecondare la sua vocazione.
Quasi ventenne frequentò l'Accademia degli Incamminati e soprattutto seguì gli insegnamenti di Ludovico. A Roma studiò gli artisti contemporanei ma si appassionò allo studio dell'antico e di Raffaello, colui che più di altri aveva incarnato le aspirazioni classiche del primo Cinquecento.
Egli crede fermamente che il pittore debba imitare la realtà, ma non quella quotidiana preferita da Caravaggio, ma una "bellezza ideale" selezionata da quanto di più bello offre la natura.
Egli perciò non si sofferma a ciò che vede e si trova davanti ai suoi occhi, ma alla bellezza e alla forma di cui lui ha idea e quella rappresenta.
E' un abile disegnatore sia nei suoi studi a penna che negli studi ad acquerello, tecnica che sperimenta per valorizzare la volumetria.

 
Strage degli innocenti (ca.1611) - Pinacoteca Nazionale, Bologna



Sansone vittorioso (ca.16119 - Pinacoteca Nazionale, Bologna




Atlanta e Ippomene (ca. 1618-1619) - Museo del prado, Madrid