mercoledì 19 ottobre 2016

3d - Caravaggio - Vocazione di S. Matteo


E' la prima opera eseguita per una destinazione pubblica: è il primo dipinto visto da tutta la popolazione della città di Roma e soprattutto dai pittori suoi colleghi e concorrenti.
Per accentuare la tensione drammatica dell'immagine e focalizzare sul gruppo dei protagonisti l'attenzione di chi guarda, ricorre all'espediente di immergere la scena in una fitta penombra tagliata da squarci di luce bianca.
La tela è densa di significati allegorici. In primo luogo proprio la luce, grande protagonista della raffigurazione pittorica, è simbolo della Grazia divina (non a caso non proviene dalla finestra dipinta in alto a destra che, anzi, resta del tutto priva di luminosità, ma dalle spalle di Cristo), Grazia che investe tutti gli uomini pur lasciandoli liberi di aderire o meno al Mistero della Rivelazione.
La luce inoltre ha la funzione di dare direzione di lettura alla scena, che va da destra a sinistra e torna indietro quando incontra l'umanissima espressione sbigottita ed il gesto di San Matteo che punta il dito contro se stesso al fine di ricevere una conferma, come se chiedesse a Cristo e a San Pietro: "State chiamando proprio me?".
Di grande intensità e valenza simbolica è il dialogo dei gesti che si svolge tra Cristo, Pietro e Matteo. 
Il gesto di Cristo (che altro non è che l'immagine speculare della mano protesa nella famosissima scena della Creazione di Adamo della Cappella Sistina michelangiolesca, che Caravaggio avrà certo avuto modo di studiare ed apprezzare) viene ripetuto da Pietro e a sua volta ripetuto da Matteo. 
Grazie alla radiografia, sappiamo che nella prima versione, non era presente la figura di San Pietro, aggiunta successivamente.


3c - Caravaggio - Giuditta e Oloferne

Il dipinto, conservato nella Galleria nazionale di arte antica di Roma, fu commissionato dal banchiere Ottavio Costa.  In questo quadro Caravaggio rappresenta l'episodio biblico della decapitazione del tiranno, condottiero assiro, Oloferne da parte della vedova ebrea Giuditta, che voleva salvare il proprio popolo dalla dominazione straniera.



Giuditta è raffigurata intenta a decapitare Oloferne con una scimitarra, mentre alla scena assiste una vecchia serva che sorregge con le mani il drappo contenente il cesto nel quale va conservata la testa.
Rappresentato come uno scatto fotografico nell'istante in cui Giuditta ha appena colpito Oloferne, e la testa non è ancora completamente staccata. I volti hanno le espressioni sigillate proprio in quel momento. Una smorfia di orrore segna il volto di Oloferne.
Molto più alto qualitativamente il volto di Giuditta: il profilo è bellissimo e ancora più nel contrasto con il volto rugoso della vecchia assistente, è modellato dal sapiente equilibrio tra luci ed ombre, risulta una sintesi di acutissime indagini psicologiche e risulta una giovane con una estrema consapevolezza e decisione.










3b - Caravaggio - La morte della Vergine

   
La scena è concepita e realizzata come fosse in un palcoscenico, il tendaggio sembra alluderete allo scenario. L'opera fu considerata scandalosa dai padri Carmelitani che l'avevano commissionata e venduta al duca di Mantova. Ora si trova al Louvre.


Contrariamente alle opere antecedenti e coeve con lo stesso soggetto, la morte non è rappresentata solo idealmente ma anche "fisica". la Vergine ha l'addome prominente e le gambe parzialmente scoperte, proprio ad alludere all'intero ciclo di vita,  compresa la gravidanza, della Madonna. Intorno si percepisce il dolore per la scomparsa, così come avviene quando i parenti si ritrovano per la morte di un parente. La drammaticità della scena è resa dalla luce artificiale che, provenendo da sinistra, illumina solo alcune parti fino ad arrivare al volto della Vergine.
Il realismo è reso e analizzato in ogni singolo particolare, non ultimo quello delle rughe dei volti.



martedì 18 ottobre 2016

3a - Caravaggio - Il riposo durante la fuga in Egitto



La natura in questo dipinto è realizzata con estrema verosimiglianza, il paesaggio sullo sfondo, posto in piena luce, sembra essere uno scorcio della campagna romana sulle rive del Tevere. 



La natura e il paesaggio svolgono un ruolo simbolico di rilievo: gli elementi naturali accanto all'anziano Giuseppe rimandano all'aridità e alla siccità, mentre la natura ed il paesaggio sono più rigogliosi a destra, dove si trova la Vergine col Bambino. Ai piedi della Vergine il pittore ha dipinto piante simboliche che alludono alla verginità di Maria (l'alloro), alla Passione (il cardo e la spina della rosa) e alla Resurrezione (il Tasso barbasso). 
Il pittore ha raffigurato (da sinistra a destra) un percorso di salvazione cristiana, dall'inanimato minerale (il sasso) all'animale (l'asino), all'essere umano (Giuseppe), passando per l'angelico (l'angelo violinista), sino alla meta finale: il divino (la Vergine che abbraccia il Bambino Gesù).
Di notevole bellezza è la postura dell'angelo musicista. L'angelo è il perno della raffigurazione che divide in due parti distinte la scena: a sinistra il vecchio Giuseppe, seduto sulle sue masserizie e con i piedi nudi posati sul terreno scuro, veglia stanco, reggendo la partitura affinché l'angelo apparso possa leggere e suonare.
Il violino suonato dall'angelo è stato dipinto con una corda spezzata che starebbe ad indicare, simbolicamente, la precarietà e sterilità della vita umana (simboleggiata da Giuseppe) rispetto all'immortale rigogliosa vita celeste (simboleggiata dalla Vergine e il Bambino). 

2c - A. Carracci - Fuga in Egitto


E' preannunciato un CLASSICISMO che sarà il tema portante di tutto il '600
In A. Carracci si arricchisce di immaginazione e fantasia e ha l'intento di coinvolgere i sentimenti dell'osservatore.
Anche la visione dello spazio è coinvolto in questa ricerca: è uno spazio illusorio e tende ad espandersi con una sensazione di infinito.



Il soggetto dell'opera "la famiglia di Nazareth" ha un ruolo secondario rispetto al paesaggio e sembra quasi fondersi con armonia in uno spazio naturale con apertura verso l'orizzonte.


2b - A. Carracci - Ercole al bivio


Faceva parte della decorazione anche la tela con Ercole al bivio che oggi si trova al museo di capo di Monte di Napoli. 
Elemento centrale della volta del Camerino di Ercole nella cinquecentesca residenza romana di famiglia. Raffigura il mitico eroe dubbioso nella scelta fra la Voluttà, rappresentata dalla figura seducente sulla destra che gli indica la via semplice del piacere terreno, e la Virtù che sul lato opposto gli mostra invece il percorso tortuoso per la gloria.


2a - A. Carracci - Trionfo di Bacco e Arianna

ANNIBALE CARRACCI A ROMA

Nel 1595 fu chiamato da Odoardo Farnese a Roma per la decorazione del camerino di Palazzo Farnese con le storie di Ercole e Ulisse, il ciclo decorativo è organizzato in una serie di riquadri autonomi del quale sono illustrate episodi di mitologici tra i quali spicca il Trionfo di Bacco Arianna.



…rappresenta un corteo nuziale, con i due sposi Bacco e la mortale Arianna seduti su due carri, uno dei quali è dorato e trainato da due tigri, l'altro argentato trainato da due arieti. I carri avanzano accompagnati da figure danzanti che recano strumenti musicali, stoviglie e ceste con le cibarie.


Diversamente da molte altre scene della Galleria il Trionfo non è un quadro riportato: esso è inquadrato da una finta cornice architettonica che simula lo sfondamento del soffitto verso lo spazio esterno inondato di luce. In questa illusionistica finestra irrompe il corteo che Annibale "taglia" ai lati (ad esempio dell'elefante si vede solo la testa che si affaccia), espediente col quale si fa intendere allo spettatore che egli sta vedendo solo un frammento della scena, per l'appunto ciò che in quel momento sta passando in corrispondenza dell'apertura della volta.

martedì 11 ottobre 2016

1 - Il '600 - Monumentalità e Fantasia


CONTESTO STORICO


1 - CROLLO ECONOMICO  ----------------------mancata crescita dell'agricoltura in rapporto
                                                          I             all'aumento demografico
                                                          I
                                                          I
                                                          I-----------guerra dei 30 anni (1618-1648) tra Spagna e 
                                                          I             Regioni Unite
                                                          I             - ascesa del protestantesimo e declino 
                                                          I               del cattolicesimo
         Guerra Franco-Spagnola--------I            - ridimensionamento degli Asburgo e
                                      (1659)                         ascesa della Francia
                                                                       - devastazione dell'Europa Centrale


2 - ASCESA DELLA BORGHESIA


3 - AFFERMAZIONE DELL'ASSOLUTISMO MONARCHICO
                                 


I TEMI DEL '600
        
   VERO NATURALE

   la Chiesa chiede opere in cui il popolo
   possa riconoscersi
   CONTRORIFORMA—> il fedele può
   riconoscere nel vero la Fede e la Santità

            LUCE

            utilizzata in modi diversi
            aumenta la forza realistica


            PITTURA DI GENERE

            soprattuto nel Nord Europa, 
            dove prevalgono i Protestanti, 
            si tende alla laicizzazione
            dei soggetti e a renderli più realistici possibile


           IDEA DEL BELLO

           viene recuperata la bellezza 
           classica antica e 
           la bellezza recente delle 
           opere di Raffaello




L'Italia ed in particolare Roma continuano ad essere punti di riferimento culturale ed artistico, ma Francia, Spagna e Olanda cominciano a sviluppare una produzione indipendente.


Giubileo del '600                               ----------------  rinnovamento urbanistico (Sisto V)
occasione per la Chiesa Cattolica                I      
per riaffermare                                              I              
supremazia sul protestantesimo                   I------  mecenatismo (Clemente VII)
              I
              I
              I
              I----------------------- la Chiesa del '600 si propone attraverso l'arte  l'ambizioso
                                           traguardo di persuadere eretici e dubbiosi
                                           l'arte deve essere grandiosa per imponenza e per lo stimolo a 
                                           suscitare emozioni
                                           scelta del REALISMO (reale e natura)




Il XVII secolo fu caratterizzato da una varietà di tendenza mai sperimentata prima


IL COSMO ----------------- è unificato e gerarchizzato durante il medioevo
                           I            tutto si misura nella maggiore o minore distanza dal SUPREMO
                           I            non c'è posto per il dubbio
                           I
                           I--------- con l'umanesimo nasce il libero arbitrio basato sugli studi 
                           I            classici, non si abbandona il concetto di universo preordinato
                           I            ma la sua interpretazione e raffigurazione
                           I            si basa su geometria e armonia
                           I
                           I--------- si sgretola il concetto di uomo al centro dell'universo, con la         
                           I            possibilità di scegliere e dubitare
                           I            "il dubbio in quanto pensiero rappresenta l'unica certezza" Cartesio
                           I
                           I--------- avanza la ricerca di elementi unitari
                           I
                           I--------- la geometria rimane lo strumento per capire il mondo ma mentre
                                        per il Rinascimento è chiuso e statico
                                        per il Barocco è aperto e dinamico


questi nuovi atteggiamenti sono favoriti da ------------- viaggi di esplorazione
                                                                            I
                                                                            I------ scoperta di un mondo più ampio
                                                                            I
                                                                            I------ colonizzazione
                                                                            I
                                                                            I------ ricerca scientifica

Nel '600 la Chiesa per contrastare il protestantesimo si irrigidisce nei propri dogmi (principali strumenti della restaurazione cattolica sono l'istituzione degli ordini dei Gesuiti e dei Filippini), non si ottiene però la ricomposizione in un unico mondo, l'arte è lo strumento di maggiore importanza nella diffusione delle idee della controriforma.
La Chiesa del '600 si propone attraverso l'arte l'ambizioso traguardo di persuadere eretici e dubbiosi.
L'arte deve essere grandiosa per imponenza e al contempo saper suscitare emozioni.


I TEMI DEL BAROCCO

- ARTIFICIO:  effetti di illusione e spettacolarità che possano indurre alla meraviglia
- BEL COMPOSTO: tra le arti (architettura, pittura, scultura)
- ELLISSE: il cerchio viene schiacciato ed assume una peculiarità dinamica
                   (legato alla scoperta dei moti ellittici di Keplero)
- SPAZIO INFINITO: lo spazio è in continuo divenire e integrato tra interno ed esterno

LINGUAGGIO BAROCCO

Le arti non sono più percepite in modo separato come nel Rinascimento, ma diventa un'unica forma espressiva.

----> le facciate in architettura utilizzano la scultura come elemento decorativo
----> la scultura si appropria di giochi di luce ed ombra propri della pittura
----> la pittura arriva a risultati illusori talmente realistici da rendere difficile percepire dove
        finisce lo spazio reale ed inizia quello dipinto

Tutto questo vissuto in uno spazio scenografico più ampio, quello della città, dove ogni via, ogni piazza, ogni edificio concordano un'unico allestimento teatrale.

Non si deve però pensare al Barocco come espressione di un atto formale, è un'arte radicalmente nuova e rivoluzionaria, in essa la fantasia e la libertà arrivano a far trasgredire tutte le regole imposte dal classicismo del quale però si continua a conservare l'armonia delle parti nel tutto.

In ARCHITETTURA questi temi si concretizzano con la monumentalità.

Chiese------------------- navata unica
                             I
                             I---- pianta centrale
                             I
                             I---- copertura a cupola


Edifici laici -------------- il richiamo all'antico è un pretesto per la
                                   sperimentazione di nuove soluzioni spaziali

- la forma tende ad avere il sopravvento sulla funzione
- la facciata assume valore scenografico


Roma vuole restaurare l'immagine di caput mundi  
Roma è il centro dominante del mondo cattolico e da qui la nuova arte si diffonde negli altri stati, Francia, Spagna e Colonie d'America.

- si demoliscono interi quartieri
- si tracciano nuovi assi viari
- si costruiscono nuovi palazzi, chiese, fontane
- si sviluppano i giardini che devono meravigliare e quindi non solo le sculture di fontane e
  statue, ma anche utilizzo di elementi di botanica, idraulica, meccanica