martedì 28 marzo 2017

15 - Architettura Neoclassica (la tradizione greco-romana)

Nel 1786 Andrea Memmo pubblicò il primo volume degli Elementi d'architettura Lodolianaossia l'arte di fabbricare con solidità scientifica e con eleganza non capricciosa, un'insieme di teorie dell'ecclesiastico e illuminista veneziano che non aveva lasciato alcuno scritto. 
Carlo Lodoli fu il primo a rifiutare l'ornamentazione barocca e a farsi promotore di idee che vedevano l'architettura come espressione della sua funzione. 
Considerò la bellezza di una architettura nella sua corrispondenza con la struttura, la distribuzione interna degli ambienti e la loro funzione. Queste idee rivoluzionarie si diffusero a seguito della pubblicazione del manoscritto.

Inoltre proprio agli inizi dell'Ottocento il testo vitruviano De Architettura (trattato latino del 15 a.C.) venne nuovamente stampato e quindi proprio al mondo greco-romano rivolge lo sguardo e l'ispirazione l'architettura neoclassica.







immagini tratte dal testo vitruviano



L'IDEALE NEOCLASSICO del rigore nella tecnica attribuirà alla “ideazione” una notevole importanza: pur avendo affinità con l'immaginazione, l'ideazione si assimila di più all'azione del progettare, che utilizza i procedimenti della ragione. 

In genere le chiese sono a pianta centrale, hanno un portico d'ingresso arricchito da colonne e completato dal timpano. 
Le colonne, doriche, ioniche o corinzie, sono appoggiate su di un alto zoccolo
I palazzi privati invece, presentano facciate molto allungate e racchiudono un cortile interno, dotati di uno scalone monumentale che conduce al piano nobile, sono caratterizzati da numerose stanze allineate.

In Italia la nascita dello stile neoclassico fa riferimento al periodo dell'Impero e propone una rispondenza della forma alla funzione, opere nelle quali la luce si pone sulle forme priva dei violenti contrasti d'ombra del barocco e una spiccata sobrietà della decorazione svilupperà modelli che si diffonderanno in tutta Europa. 
L'equilibrio è la componente essenziale dell'architettura di questi anni.
Gli architetti di maggiore rilievo del periodo neoclassico sono il precursore Luigi Vanvitelli e il suo allievo Giuseppe Piermarini e uno dei massimi esponenti dell'architettura neoclassica Giuseppe Valadier.



LUIGI VANVITELLI 
                           Lazzaretto di Ancona, anche detto «Mole Vanvitelliana», 1733-1743







Reggia di Caserta, 1752-1845



GIUSEPPE PIERMARINI

Milano, Teatro alla Scala, 1776-1778



GIUSEPPE VALADIER


Roma, Sistemazione della salita del Pincio e Casina "Valadier", 1816-1824



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